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Hystryo
Enrico Bernard
Hystryo
Enrico Bernard
Anno domini 2012, Roma è sotto una catastrofica nevicata. Il traffico paralizzato, la città in blocco totale, cala il gelo: dove trovare riparo? La luce di un'insegna pare la salvezza, un bar o un ristorante in cui aspettare al caldo. Purtroppo però si tratta di un teatro che rimane aperto nonostante tutto. Altro che salvezza, il protagonista di questa avventura si ritrova suo malgrado, pur odiando il teatro, in una situazione strana, paradossale, drammatica, esoterica, in balìa di un'accolita di professionisti della scena che scatenano in lui vani sogni di gloria e lo irretiscono in una dimensione surreale da cui non riuscirà più ad uscire se non quando sarà troppo tardi. Un racconto serrato che si risolve in un totale smottamento dell'illusione, metafora concreta di quello che avviene in teatro. Un'indagine metafisica, beffarda, grottesca ma anche grave del "mondo del teatro" degna di Savinio, Flaiano, Calvino. E Pirandello coma nota Roberto Herlitzka: "Un apologo originale e significativo, specie per chi non ignora il fascino delle sale vuote (o quasi), che assicurano al teatrante il massimo del silenzio e dell'attenzione.... La conclusione è ottima, una specie di razzo finale e poi la meditazione filosofica sparsa di ironia, come tutto il racconto con notevoli punte di grottesco teatrale in cui sempre aleggia l'ombra di Pirandello. I teatri, anche, o soprattutto, vuoti, sono sempre vivi per queste presenze comunque le vogliamo evocare, che ce li fanno sentire nostri e a nostra completa disposizione."
Media | Books Paperback Book (Book with soft cover and glued back) |
Released | January 16, 2020 |
ISBN13 | 9783038411161 |
Publishers | BEAT |
Pages | 130 |
Dimensions | 127 × 203 × 8 mm · 167 g |
Language | Italian |